Sotto Pont Mirabeau scorre la Senna
E i nostri amori
Bisogna che ricordi
La gioia sempre viene dopo i dolori
Venga la notte suoni l’ora
I giorni vanno io resto ancora
Le mani nelle mani restiamo
viso a viso
Mentre che sotto
Il ponte delle nostre braccia passa
Degli sguardi di sempre l’onda stanca
Venga la notte suoni l’ora
I giorni vanno io resto ancora
L’amore va come questa corrente
L’amore se ne va
Come la vita è lenta
E come la Speranza è violenta
Venga la notte suoni l’ora
I giorni vanno io resto ancora
Passano i giorni passano le settimane
Né tempo andato
Né gli amori ritornano
Sotto Pont Mirabeau scorre la Senna
Venga la notte suoni l’ora
I giorni vanno io resto ancora
trad. Mario Pasi
Una splendida poesia, questa di Guillaume Apollinaire, che ispira Etat Libre d'Orange nella composizione di questo ennesimo capolavoro.
La speranza è violenta, sottolineano.
È un profumo, questo, violento quanto può esserlo la speranza.
Ma com'è la violenza della speranza?
È una violenza costante, duratura, un tarlo, che si insinua da dentro e ci trova indifesi. Qualcosa che comodamente, o meno, ci sembra raggiungibile poi non arriva mai.
È il suono di un mai che non si pronuncia, il risultato di questa crudeltà.
Questo profumo è un po' così.
Sous le Pont Mirabeau, sotto il Pont Mirabeau, lo sguardo si alza. La struttura è forte, solida e antica come le sue radici. I sentori di orcanox, cedro, vaniglia e le note verdastre della violetta si addensano attorno ad un'immagine sbiadita degli anni'20, introducendo le forme metalliche forti e al contempo leggere.
Mentre il naso ricerca quegli odori, più carichi e definiti, si perde, invece.
Nelle note ozonate e acquatiche, si perde il corpo del reato, nascosto da un leggero fumo d'incenso, perfettamente dosato per confondere senza farlo del tutto.
La seduzione del sillage risiede nel dialogo di legno di sandalo e nelle note muschiate che assicurano lunga e discreta persistenza.
Un'ultima parola per il flacone, classico Etat libre, disegnato da onde concentriche, che sembrano accompagnare le tonalità decadenti di questo profumo.