Collezione: Lamia Saab

Fin da bambina, Lamia si sentiva la pecora nera della famiglia, una ribelle con una passione per cause come l'uguaglianza e il rispetto. Come artista orafa con un background misto, Lamia si esprime attraverso i suoi gioielli fatti a mano di alta gamma, spesso in materiali preziosi, che solitamente recano un simbolo sottile.

Ma l'aumento dell'intolleranza l'ha spinta a gridarlo apertamente. A prima vista, i suoi pezzi appaiono decorativi in uno stile distintivo, ma se osservati da vicino mostrano un aspetto ribelle.

È difficile non rimanere catturati dal linguaggio di Lamia, così potente, distinto, unico e aggressivo. C’è una certa gentilezza nelle forme, che, per quanto rigide e lineari e tutt’altro che convenzionali, si avvicinano con garbo, mentre nascondono una pugnalata da infliggere. È un messaggio necessario quello nascosto in ognuno dei pezzi, un “gentile” reminder, che si avvicina e si fa ascoltare, volenti o nolenti. I campanelli d’allarme sono tanti, socialmente e politicamente molto forti e assoggettati a una necessità: quella di risvegliare le coscienze nel tentativo di superare i problemi di pregiudizio, solitudine, incomunicabilità, per potersi incontrare di nuovo e finalmente ascoltare chi si sgola nel tentativo di essere raggiunto. Il suo lavoro è una denuncia fortissima, l’inizio di una rivoluzione affatto gentile che passa per il risveglio della coscienza del singolo.